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Dolci e pasticcini,  Il Carnevale

Crostòli o gàlani

crosto’li  o  ga’lani  

FRITTELLE CROCCANTI

I veneziani non han dubbi: i crosto’li o ga’lani sono loro, o tutt’al più veneti, e son nati con il  carnevale. Di essi si trova menzione già nei libri di gastronomia del ‘500.

Giovàne de Rosselli,   per esempio, nell’Opera nova chiamata Epulario (Venezia, 1518), così li definisce: «Fritelle  piene de vento: fritelle che pareranno piene e saranno vode».

Ma i toscani giurano che sono una loro  invenzione e li denominano rispettivamente «cenci» o «chiacchiere».

E analogo s’alza il coro da tutte  le regioni italiane che ne rivendicano la paternità mutando i nomi: «lattughe» (bresciane), «bugie» (Piemonte, Liguria), «frappe» o «flappe» (Umbria), «sfrappole» (Romagna) e in generale «nastri» o «nastri  delle suore».

I due nomi, crosto’li o ga’lani, indicano lo stesso dolce preparato in forme diverse: il  primo a losanghe segnate all’interno con la rotella dentellata (corrispondente al toscano «cenci»), il secondo a nastri intrecciati («chiacchiere«). 

da A Tavola con I Dogi Pino Agostini e Alvise Zorzi  ARSENALE EDITRICE

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Ingredienti per 6 persone 300 g di fior di farina 60 g di zucchero semolato 2 uova 60 g di burro un bicchierino di grappa mezzo bicchiere di latte un pizzico di sale olio di semi (o strutto) per friggere 50 g di zucchero a velo o vanigliato Tempo Un’ora

Ammorbidire o sciogliere appena il burro. Sul tavolo disporre la farina a fontana e nel cratere versare le uova, il burro sciolto, lo zucchero semolato, il latte, il bicchierino di grappa, un pizzico di sale e lavorare a lungo l’insieme fino a ottenere una pasta da poterla tirare a sfoglia con il mattarello.

Tirare quindi la pasta a sfoglie sottili il più possibile e, con una rotella dentellata, ricavarne molte losanghe o rettangoli (crosto’li), praticando anche due incisioni al centro, oppure dei nastri larghi due dita da annodare (ga’lani).

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In una larga padella far ben scaldare  abbondante olio e friggere i crosto’li ga’lani senza farli troppo dorare.  

Estrarli, porli a intiepidire su carta  assorbente per alimenti, disporli poi sul  piatto di portata spolverizzandoli  di zucchero a velo.  

Vino consigliato  

Recioto della Valpolicella spumante  

Varianti  

Secondo le regole, le quantità di zucchero  semolato e di burro devono essere  ciascuna la metà del peso delle uova,  mentre la quantità di farina va dosata  secondo la consistenza dell’impasto. 

L’aromatizzante-grappa è tipicamente  veneto e può essere sostituito con  Marsala o vin santo. Si può inoltre  aggiungere del succo d’arancia e  scorza grattugiata di un limone. 

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